Il brand siciliano produce origano, rosmarino, salvia, menta, timo e finocchietto selvatico, bio e a km zero. Con una tecnica che ne preserva colori e profumi, come racconta il titolare Luciano Internicola.
Etica è nata nel 2003 tra le colline di Segesta, in provincia di Trapani, come cooperativa sociale. Nel 2017 ha creato il brand Aromathica, con cui produce e commercializza le prime erbe aromatiche essiccate a freddo: origano, rosmarino, salvia, menta e timo. Prodotti a km zero e bio. “Quest’anno abbiamo anche il finocchietto selvatico e pensiamo di coltivare la moringa – fa sapere il titolare, l’avvocato Luciano Internicola-. Le erbe risultano verdi, profumate e ricche di oli essenziali: con questa essiccazione si avvicinano molto al prodotto fresco. E con la ionizzazione la macchina è in grado di abbattere la carica batterica”.
Erbe aromatiche essiccate a freddo, come nasce l’idea?
La nostra è una cooperativa sociale, io sono avvocato. I soci sono tutti professionisti impegnati nel sociale. Nel 2014 ci siamo messi in testa di dedicarci all’agricoltura, anche per storia familiare. Non avendo terreni e strumenti, abbiamo pensato a un’agricoltura innovativa. In Sicilia si producono ottime erbe aromatiche. E abbiamo visto che era possibile applicare questo sistema.
Qual è il vantaggio dell’essiccazione a freddo?
L’essiccazione a freddo avviene attraverso un macchinario. Lo abbiamo acquistato da un’azienda del Torinese che lo utilizzava per frutta secca o essiccare il riso. Noi per la prima volta l’abbiamo usato sulle erbe aromatiche. I risultati sono straordinari. Subito dopo la raccolta, che è a mano, nel giro di 3-4 ore le portiamo in un laboratorio di circa 350 mq nel Trapanese. E lì avviene il processo di essiccazione. La temperatura dell’aria è da 4 a 18 gradi massimo. La menta, per esempio, ha bisogno di una temperatura più elevata perché si ossida immediatamente.
Punto di forza è anche la ionizzazione: la macchina in grado di abbattere la carica batterica. Le erbe risultano verdi, profumate e ricche di oli essenziali. Con questa essiccazione si avvicinano molto al prodotto fresco. Non si volatilizzano gli oli e sono ionizzate, dunque prodotti sicuri. La shelf-life è 2 anni e mezzo.
Come avviene invece il processo tradizionale?
Avviene dentro le serre, le temperature arrivano anche a 40-50 gradi, oppure nei forni con aria riscaldata. In quel modo le erbe perdono di colore e l’olio essenziale, che si volatilizza.
Quali volumi e dove siete distribuiti? C’è l’idea anche di andare nella Gdo?
Oggi lavoriamo su 5 ettari, circa 40 mila piantine, 70 mila confezioni l’anno. Le coltivazioni sono nell’area del Trapanese e potenzialmente abbiamo altri 10 ettari confinanti, 5 gli abbiamo già acquistati. Quest’anno raddoppieremo la produzione. Pensiamo in 3 anni di quadruplicarla. Abbiamo avuto ottimi riscontri, siamo stati a Cibus, Sana.
Quali prodotti vengono coltivati?
Rosmarino, origano, salvia, menta e timo. Da quest’anno anche il finocchietto selvatico. Non irrighiamo le erbe, che sono certificate bio: si sviluppano meglio i profumi. Stiamo pensando anche alla moringa, se troviamo i semi bio.
Vendiamo a negozi specializzati della Sicilia e attraverso e-commerce. Abbiamo iniziato anche in Lombardia, siamo agli inizi. Per la Gdo abbiamo in cantiere la realizzazione di una confezione da 9 grammi (noi usiamo quelle da 15 g e 20g per il rosmarino). Ovviamente dobbiamo aumentare i numeri. Ma abbiamo già fatto delle prove con il packaging. La carta esterna del nostro pack è carta riciclata: averlo tutto compostabile è al momento difficile.
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